Descrizione
Una grande commozione e un profondo senso di gratitudine hanno caratterizzato giovedì scorso, 29 febbraio, la cerimonia di intitolazione alla memoria di Graziella Curtaz del Cea di Gressan, il Centro educativo assistenziale per disabili.
All'evento - oltre al presidente della Regione Renzo Testolin, all'assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, al sindaco di Gressan Michel Martinet e a numerosi altri rappresentanti dell'Amministrazione regionale e comunale - era presente Alina Curtaz, classe 1935, sorella di Graziella. L'inaugurazione nel mese di luglio del 2019 del Centro è merito in gran parte della generosità e della caparbietà sua e della sua famiglia. Proprio lei, infatti - insieme al marito Graziano Vallet (mancato nel 2004) e alle figlie Alessandra e Tiziana - decise di donare un enorme terreno edificabile - ben 2.800 metri quadrati - alla Regione perché vi costruisse una struttura per persone diversamente abili.
La convenzione fu firmata nel 2006 con l'allora presidente della Regione Luciano Caveri. Da allora prima dell'apertura della struttura sono passati 12 anni: alla fine però, la buona volontà di tutti ha avuto la meglio sulle lungaggini della burocrazia e oggi il Cea è una bellissima realtà.
Graziella Curtaz - più giovane di Alina di 7 anni - da bambina, verso i 3 anni e mezzo, aveva iniziato a soffrire di crisi epilettiche. Nel tempo si era progressivamente aggravata, era diventata inferma ed è mancata quando aveva 37 anni.
Alla cerimonia di giovedì, durante i discorsi ufficiali e i ringraziamenti, Alina si asciugava discretamente le lacrime di commozione. «Graziella Curtaz ha vissuto in prima persona i problemi della disabilità, quando ancora non esistevano i servizi di oggi» ha ricordato Gabriella Furfaro, dirigente della struttura Invalidità civile della Regione. «Alina Curtaz un giorno mi disse che tutti quelli che possono dovrebbero fare qualcosa per gli altri. - ha detto il sindaco di Gressan Michel Martinet - Lei e la sua famiglia hanno fatto tanto e noi vogliamo ringraziarli. Il Cea è diventato un punto di riferimento importante grazie alla loro generosità, all'Amministrazione regionale che ha trovato le risorse per edificare la struttura e anche all'Amministrazione comunale di Gressan che collabora con tutti i servizi che vengono dati questo significa che, se c'è la volontà di fare qualcosa di positivo per chi ha bisogno e tutti quanti ci diamo una mano, i risultati arrivano».
Anche l'assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi ha ringraziato la famiglia Curtaz - «che ci ha permesso di avere un'esperienza diretta di ciò che è il dono» - e il Cea di Gressan insieme alle loro famiglie. «Dedico un abbraccio fisico e morale ad Alina per questo percorso lungo quasi 20 anni che non è ancora giunto alla sua conclusione. - ha aggiunto il presidente della Regione Renzo Testolin - Il desiderio di Alina è quello di vedere completati anche tutti i servizi del Cea e questo è un impegno che ci prendiamo.
Questa struttura è un sogno che si realizza, un sogno della famiglia Curtaz ma anche di tutta la comunità di Gressan e dell'intera Valle d'Aosta».